Sport e Salute

15.05.2008 22:12

 

Oggi l’opinione pubblica è molto sensibile nei confronti dei problemi della salute che si manifestano sempre più precocemente durante l’infanzia e l’adolescenza: mancanza di movimento (ipocinesia), obesità, deficienze motorie, sono soltanto alcuni esempi. Per sconfiggere questi problemi non è sufficiente intavolare discussioni, ma occorre agire in modo concreto inserendo regolarmente del movimento nella vita dei bambini. In tal modo si influisce sulla loro crescita, aiutandoli a svilupparsi bene sotto il profilo non solo motorio ma anche psichico e sociale.

Programmi di intervento motorio che focalizzano il loro intervento sulla “polisportività”, ma anche sul recupero dei giochi di gruppo, sociali e di strada, sopratutto per quanto riguarda la fascia 5-10 anni, sono attuati in diverse Nazioni UE e molto raccomandabili nelle società laddove i primi campanelli di allarme (vedi studi obesità e sovrapeso in età scolastica) hanno già suonato da tempo. A questa età infatti, sono innumerevoli i progressi che si possono compiere a livello di capacità coordinative come equilibrio, orientamento, ritmizzazione, ecc, con semplici giochi dove vengono attuate forme di movimento interdisciplinari come correre, saltare, giocare, arrampicarsi ecc. Relativamente ai perché i bambini sono affetti da problemi di ipocinesia, sovrapeso ed altri, occorre anche ripensare l’intera organizzazione dei tempi di vita, l’urbanizzazione delle città con gli spazi per il gioco autonomo che non ci sono più o sono pericolosi; il ruolo della Scuola che non sopperisce ad una incalzante “moda della console digitale” e non insegna più il gusto del gioco dove la socializzazione umana predomina sul joystick. Non possiamo pretendere che i problemi di salute e del movimento dei bambini di oggi si risolvano con la dieta a base di latte scremato e cibi dietetici. “I bambini non mangiano di più, si muovono meno” è lo slogan di un noto parlamentare europeo P. Schmitt ex campione di scherma ungherese, che ha fatto approvare a stragrande maggioranza al parlamento UE, la relazione in cui gli Stati Membri inseriscono nell’orario scolastico l’obbligo di almeno 3 lezioni settimanali di educazione fisica. La motivazione di tale provvedimento è per contrastare il fenomeno dell’obesità e mancato movimento. Infatti, i tempi cambiano e se anni addietro le attività di gioco e svago autonome erano per lo più basate su vita in strada (si pensi ad es. all’uso della bicicletta ecc), nei parchi, in campagna, un ludus particolare, manuale e pratico, appagante. Oggi occorre prendere atto che i giochi avvengono attraverso altre modalità che limitano fortemente il movimento e per tale motivo occorre ripensare i programmi scolastici così come l’urbanizzazione delle città. Il dispositivo del Parlamento UE ha approvata inoltre, la risoluzione che prevede di “rendere obbligatoria l’educazione fisica nelle scuole primarie e secondarie; ammodernare le politiche in materia assicurando un equilibrio fra attività fisiche e intellettuali; investire in strutture sportive di qualità e prendere misure adeguate per rendere accessibili a tutti gli studenti con riferimento anche ai disabili, i corsi sportivi organizzati da scuole e centri”. Nella UE i bambini obesi e sovrappeso aumentano ogni anno di circa 400.000 unità, 1 bambino su 4 è sovrappeso, Spagna, Portogallo e Italia registrano livelli di obesità superiori al 30% tra i bambini fra i 7 e gli 11 anni. Questo non riguarda solamente i diretti interessati, le famiglie, la Scuola, ma più in generale il welfare, se è vero che poi tali abitudini “antigieniche” (come le ha definite l’UE) si trasformano in spesa sanitaria, cioè cure per malattie croniche, ovvero che durano per la vita e che incidono sulle casse dello Stato. Prevenire con politiche adeguate è sempre meglio che curare, l’UE ha tracciato la strada ora speriamo che anche San Marino raccolga le indicazioni e affidi ai professionisti sammarinesi che già ci sono, il compito di formulare un valido programma per la prevenzione e trasformi la Scuola in un luogo dei saperi che anticipano i problemi e comunque è capace di risolverli.

Ale

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