Arrivare in orario, arrivare in ritardo o non arrivare mai?

15.05.2008 21:33

C'è chi sostiene che arrivare in ritardo sia meglio che non arrivare mai (all'allenamento, all'appuntamento, a scuola, al lavoro o dove ca... volete).
Il dilemma è che il cattivo esempio lo danno, per primi, i professori a scuola e gli alunni copiano, e tutti gli altri bidelli, genitori ecc pensano: "certo se questi che hanno studiato, danno poco peso alla puntualità e agli orari, significa che le cose si fanno ugualmente!!

Nulla di più sbagliato, specie quando si vive in una comunità con delle regole da rispettare, delle responsabilità e degli orari precisi, ma sopratutto quando gli altri, i tuoi amici e compagni, arrivano in orario e ti devono aspettare.

Il dilemma si potrebbe risolvere senza che nessuno si ferisca o si irrigidisca, ma tant'è... Se ne parla e se ne parlerà ancora in tante scuole e palestre d'Italia e basta. Si perchè sapete che negli altri paesi non si entra più fuori orario e si aspetta l'ora seguente seduti in apposite aule. Nelle università ad ogni ritardo, si pagano "punizioni fisiche" davanti a tutti pare sia più educativo e si ottiene una reazione positiva dal soggetto.

Insomma, solo in Italia si ritarda per mille motivi, ma c'è ne sono molti anche per arrivare in anticipo, o no?

Leggetivi PAPALAGI (edizioni mille lire) e sarete più motivati a conoscere il valore del tempo in un determinato contesto...

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